03/01/2008 19:30 |
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w la famiglia [Non Registrato] | |
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ho un fratello dipendente pubblico con contratto a tempo indeterminato che si è dato molto da fare per far riconoscere a mia madre non autonoma la 104 per potersi andare a fare i week end che gli pare; in realtà sono io che mi occupo di mia madre e gli avevo pure chiesto se mi consentiva la priorità, ma ho avuto solo il suo silenzio.Io precaria la priorità non la volevo per i tre giorni, ma solo per poter scegliere una sede compatibile, non tanto lontana come quella che mi è stata assegnata. La mia domanda è; posso in qualche modo con la 104 farmi assegnare il prossimo anno una sede più vicina non chiedendo i tre giorni che mio fratello si è arrogato per diritto?Ossia è possibile una forma di compartecipazione nella 104 tra me e mio fratello, seppure con le motivazioni che vi ho esposto? Grazie a chi potrà darmi un consiglio. |
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04/01/2008 00:21 |
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| | | Post: 1.165 | Registrato il: 03/08/2007
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Tuo fratello ha dichiarato di convivere con tua madre?
Legge 5 febbraio 1992, n. 104
Art 33
3. Successivamente al compimento del terzo anno di vita del bambino, la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in situazione di gravità, nonché colui che assiste una persona con handicap in situazione di gravità parente o affine entro il terzo grado, convivente, hanno diritto a tre giorni di permesso mensile coperti da contribuzione figurativa, fruibili anche in maniera continuativa a condizione che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno.(7)
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5. Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parenteo un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede. (8)
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