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Mi sento un bambino che ha appena scartato i doni di natale, ho un sorriso a quattrocentoventinove denti spiattellato in viso, mi sembra di camminare a un metro sopra il marciapiede ed è in questo stato che entro in centrale…

“Ha scopato l’investigatorino…”
“Chi sa quante volte?”
“Con una troia sicuramente!”

Bobby non vede neanche che cosa lo ha colpito, il mio pugno gli ha spaccato quattro denti davanti e con uno sputo rosso sangue quest’ultimi cadono rovinosamente sul pavimento della centrale, Bobby sviene ed io gli sputo in faccio di non osare mai più rivolgersi alla mia ragazza con il sopranome di troia altrimenti gli avrei fatto arrivare le palle in gola.
Mi volto e me né vado, Bobby si rialza.

“Fanculo stronzo, non me lo dimenticherò, sappilo sei un uomo morto… sarò il tuo incubo peggiore da oggi in poi… sappilo stronzo!”

Non gli do la ben che minima importanza a quell’ammasso di grasso e idiozia, non m’interessa cosa pensa o cosa vorrebbe fare io ho altro a cui pensare, ho un serial killer da prendere e non sarà di certo un idiota che risponde al nome di un cane a far sì che io non metta anima e corpo in questo caso.

Il mio predecessore lo ha soprannominato il rivoluzionario poiché adora staccare le teste alle sue vittime, tutte donne, tutte sui trent’anni e anche in questo caso nessuna pista né indizio da seguire, solo ombre cinesi su ombre cinesi, i luoghi del ritrovamento dei vari cadaveri è sempre diverso, sempre in zone distanti le une dalle altre tutte troppo lontane, il mio predecessore ha dedotto che il potenziale omicida viva nel mezzo di queste zone, sbaglia, questo caso mi prenderà di più di quello che vorrei!