[Bosco Oscuro ] Blazen - ::: Le nuove zanne :::

Blazen82
00giovedì 14 aprile 2016 11:50
Skills : ambidestria ( lv1 ) - Esperienza armi da guerra leggere ( lv1 )
Riassunto :

Blazen prova i nuovi regali di Edave al bosco oscuro...in un allenamento solitario contro un fantoccio di legno.





[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid ] La brezza carezza le cime degli alberi che, come ossute dita, minacciano il cielo. A torso nudo, palesa la propria muscolatura granitica, scolpita dal sangue della propria razza e da Vanir che si annida all’interno del proprio corpo. Al fianco mancino…Sentenza e Castigo, lame di preziosa fattura, vergini di sangue, riposano nei foderi ingrassati ed impreziositi da due grossi teschi. Espira l’aria fresca e calca lo spazio innanzi alla propria tana per giungere presso il fantoccio che ha allestito per l’allenamento. Inspira profondamente ed una boccata di fumo scivola nelle fauci per trasformarsi in sospiro. Ha ancora addosso l’odore di Edave e della notte passata con lei. Le mani devono abituarsi al peso e alla forma delle nuove lame e riconoscerne la maneggevolezza. Si ferma innanzi al fantoccio a circa due metri e, con un movimento immediato, porta i pugni all’altezza delle impugnatura, allarga i gomiti ed afferra le due spade contemporaneamente.

[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid ] Le dita si avvolgono saldamente intorno alle impugnature, i polpastrelli saggiano per la prima volta la presa sulle strisce di pelle morbida che rivestono la parte superiore dell’elsa. La dritta afferra Sentenza, [ spada lunga – ferite +2 ] e con un elegante movimento, si proietta prima in avanti di due palmi per poi, restando parallela al suolo, creare un arco da sinistra a destra per lo sguaino. Il ruggito d’acciaio è feroce, il filo della lama è il migliore che abbia mai visto e il suono del ferro che stride sul fodero di cuoio indurito ne è testimone. Sul volto del licaone non vi è espressione, il compiacimento è dato dall’ennesimo sbuffo di fumo dalle labbra strette. La mancina, avvolta intorno a Sentenza, [ spada corta – ferite +1 , resistenza +1 ] , ne riconosce immediatamente la consistenza e, data la minore portata del filo, allunga il braccio mancino in avanti e sfila via con un arco..parallelo e contrario a quello dell’altra lama per completare lo sguaino.


[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid ] Il ruggito dell’acciaio si perde tra le fronde e il vento torna a dominare quella parte di mondo. Chiude gli occhi abbassando le lame, proiezioni naturali delle braccia, lungo i fianchi. Espira dalle narici aria e fumo. Quando riapre lo sguardo, inchioda l’attenzione sul fantoccio di legno e stracci che ha innanzi. Il piede mancino scivola all’indietro, distante un passo dal gemello con la punta rivolta verso l’esterno. La punta del piede destro, accoglie la maggior parte del peso mentre il busto ruota verso sinistra offrendo all’immaginario nemico il fianco dritto. Non ha mai combattuto a due lame, tecnica completamente diversa da quella con lo spadone o lo scudo. Il tempo passato a combattere i cavalcacammelli del deserto, sembra riportare alla mente le loro tecniche di brandeggio delle scimitarre. Il braccio destro si piega ad angolo retto, con l’avambraccio parallelo al suolo e perpendicolare al petto con il gomito a mirare l’avversario, automaticamente la lama lunga, grazie alla rotazione del polso, viene proiettata verso sinistra, con il debole inclinato leggermente verso l’alto e l’elsa distante due palmi dal petto per formare un’unica linea tra acciaio e carne. Il braccio sinistro si muove quasi contemporaneamente, meno fluido del destro , ma portatore della stessa potenza, sposta l’avambraccio parallelo al ventre ed il polso inclinato verso il basso. Di conseguenza la lama mancina, più corta e robusta della destra, porta il debole a mirare in basso a destra. Le due lame dovrebbero trovarsi parallele tra loro, in una diagonale ideale da sinistra a destra, con la lunga sopralama di un palmo, con gli avambracci quasi perpendicolari tra loro.



[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid ] Espira e lo sguardo viene velato da una leggera nuvola tossica. Resta in quella posizione per potersi abituare a brandire naturalmente la seconda lama, più corta e leggera delle armi a cui è avvezzo. Alcuni istanti per saggiare ancora la presa nella morbida impugnatura e i muscoli sembrano contrarsi di colpo. L’enorme mole del licaone si sposta di conseguenza come spinto da un naturale istinto omicida. Il piede sinistro si sposta verso il destro accorciando la misura del passo e, una volta che si schianta al suolo, il destro si muove di mezzo passo in direzione del fantoccio portando la punta del piede a mirare il bersaglio ed accorciando a circa 80 centimetri. Le gambe leggermente flesse assorbono il peso mentre le spalle si piegano in avanti spostando il baricentro in direzione del bersaglio. Ruota velocemente il busto da sinistra a destra, scaricando la rotazione preparata nella posta, il braccio destro si muove con qualche istante di anticipo rispetto al gemello e traccia un arco d’acciaio da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. La lama lunga, posizionata già con il debole in alto a sinistra, scarica un violento sgualembro roverso in direzione della spalla destra del manichino. La lama corta, parallela al suolo e al ventre, con il debole verso il basso e a destra, segue la rotazione del bacino restando nella configurazione iniziale, a protezione del fianco destro e a minacciare tutto ciò che si trova innanzi. Non usa il massimo della potenza, ma abbastanza forza da poter segnare il legno e gli stracci del fantoccio.

[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid] L’impatto sul manichino è immediato e silenzioso, Castigo sfiora il legno e ne traccia un primo bacio d’acciaio. La rotazione del busto si spegne verso destra ed offre la spalla sinistra al simulacro che ha innanzi. La lama termina la sua corsa trovandosi larga a destra, con il gomito del braccio destro piegato ad angolo retto e la punta d’acciaio a mirare la testa del manichino. Il piede destro scorre all’indietro e si allarga verso destra scivolando sul suolo per riguadagnare l’equilibrio ideale, sulla coscia sinistra, ora sovravanzata alla destra, viene scaricato il peso dell’enorme corpo a formare un triangolo ideale di stasi. Il busto ruota di conseguenza verso destra caricando la successiva rotazione delle anche, rotazione che avviene da destra verso sinistra ad accompagnare il colpo successivo della mano debole. Il braccio sinistro si muove, la lama corta, col debole verso il basso e a destra, si eleva in un arco ascendente, da destra a sinistra, con il filo a mirare al fianco sinistro del fantoccio. Imita un ridoppio roverso scaricando quasi tutta la propria potenza nell’impatto [ potenza +3], quasi a saggiare il potenziale di quella lama. Il braccio destro segue la rotazione del busto, il fianco destro viene di nuovo offerto al nemico, con il gomito e il medesimo braccio ad allineare la lama con l’orizzonte, con il debole a mirare a sinistra a protezione della parte alta del corpo.

[ bosco oscuro – tane del branco ] [ forma homid ] L’equilibrio sembra risentire degli attacchi concatenati, sente l’impatto del legno sulla lama mancina ed istintivamente, il corpo si riplasma per sopperire alla nuova configurazione delle lame. La lama sinistra sfila verso sinistra e termina con la punta rivolta al fantoccio, con l’elsa in alto a sinistra e la lama che traccia una diagonale discendente opposta. Il gomito sinistro piegato perpendicolarmente porta Sentenza ad essere una zanna rivolta al petto del finto avversario. Espira e sovravanza di nuovo il piede destro in modo da poter ricostruire il triangolo d’equilibrio tra le cosce leggermente flesse. Non attacca questa volta, il busto ruota verso sinistra come conseguenza del movimento delle gambe, la lama destra viene portata perpendicolare al petto e parallela al suolo, con il debole a mirare a sinistra e l’elsa a destra a protezione del fianco dritto. La lama sinistra si solleva cambiando configurazione, l’avambraccio si eleva in alto a sinistra proiettando la zanna d’acciaio nella medesima configurazione. Nello sguardo del licaone sembra addensarsi tutto il potere della natura e la furia di Guerra, un istante dove ogni fibra muscolare si addensa per spostare il massimo potenziale della propria razza in un solo colpo. [ Colpo esplosivo I di II ]


[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid] La furia della natura si condensa in un istante ed deflagra improvvisa. Il piede mancino si pianta al suolo e diventa perno per la rotazione del busto, il piede destro scivola all’indietro nuovamente e spinge le spalle e le anche a ruotare verso destra. La spalla mancina sovravanza e il braccio sinistro si muove di conseguenza, avendo il debole a mirare in alto a sinistra, esegue un arco discendente da sinistra verso destra ad imitare uno sgualembro dritto a mirare il supporto di legno lasciato scoperto tra la finta testa del fantoccio ed il resto del busto. La lama destra, prima dell’impatto, ruota verso destra seguendo i movimenti del busto, con il piatto parallelo al petto e la punta a mirare la testa dell’avversario, il gomito destro piegato ad angolo retto si solleva leggermente verso l’alto, come a non voler lasciare mai scoperto alcun punto della difesa. Il braccio mancino scarica la rotazione e la forza del licaone [ potenza +4 ] e la lama concentra la furia di Guerra [ colpo esplosivo II di II ]. L’impatto del colpo è devastante , il potenziale di Guerra triplica i danni già distruttivi di un corpo creato per uccidere. Il legno scricchiola e si sbriciola sotto la lama proiettando schegge e stracci verso destra, come un’onda dell’oceano che si abbatte sulla costa.

[ bosco oscuro - tane del branco ] [ forma homid] Espira nuovamente e questa volta ogni muscolo sembra rilassarsi dopo lo sforzo. Una nube di fumo si addensa innanzi al viso mentre le due lame si adagiano parallele ai fianchi. Osserva il manichino di legno e socchiude lo sguardo. Piega il collo prima da una parte e poi dall’altra come a sgranchirne i muscoli e si rimette dritto. E’ tempo di bere, la bestia reclama una dose massiccia di calmanti ed il fantoccio ne è testimone. Si volta verso la propria tana e comincia ad avanzare verso la caverna di pietra rosa. Durante il passo inguaina la lama destra con un solo movimento mentre, per la mancina, la impugna prima alla roversa, con il pollice in direzione dell’elsa, ed affonda l’acciaio nel suo sepolcro di pelle. L’enorme sagoma del licaone si perde nelle fauci della caverna…lasciando alle proprie spalle, distruzione e fumo.
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