-Dicianove gennaio duemilacinque-

Ho appena finito di scrivere la prima parte di una specie di poema pseudo epico e pseudo romantico (sto nuovamente scrivendo di mattina poiché stasera molto probabilmente andrò al cinema col Maraja e quindi non troverò il tempo materiale per scrivere il pezzo quotidiano e così sarà anche per domani visto che andrò [e qui non molto probabilmente ma sicuramente!] al corso di scrittura creativa!) dal titolo:"La ballata di Finnegan" (e non c'entra nulla con il Finnegan Wake di J. Joyce anche se il titolo può trarre in inganno!), dopo un anno buono sono ritornato a scrivere poesie!
Naturalmente questa sotto specie di poema non é affatto autobiografico ma più semplicemente é la storia di un colpo di fulmine con un finale drammatico, la cosa abbastanza nuova (almeno per me!) é la composizione letterale della poesia, ovvero, ogni parte di questo pseudo poema é divisa da cinque capoversi e ogni capoverso é composto da cinque righe, una specie di sonetto (anche se letteralmente parlando le parti della "Ballata di Finnegan" sono assai distanti dall'essere dei sonetti visto che la divisione delle righe e delle parole sono più vicine al modo di scrivere di T.S. Elliot che ai sonetti puri!).
Non so ancora bene da quante parti sarà composta, pensavo ad un cinque parti effettive più due aggiuntive (che sarebbero il prologo che ho già scritto ieri e la conclusione che scriverò poi!) così che il poema contenga sette parti distinte, ma sinceramente non so ancora, anche se l'idea delle cinque parti mi alletta assai, per ora però m'accontento d'essere ritornato a scrivere poesie!

E scrivi scrivi...

Mi sembra il minimo...

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Scritto da: Supremo Anziano 24/01/2005 1.49
E scrivi scrivi...

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