150 anni dell'Italia, e gli italiani?

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Gabby_8827
00sabato 23 luglio 2011 18:17
Ci sentiamo italiani?
Allora sono curiosissima di sapere la vostra opinione.
L'Italia è uno stato da 150 anni, insomma è piccoli, ancora in fasce, nulla a che vedere con la Francia o l'Inghilterra che hanno un sentimento nazionale ben radicato.

Io personalmente mi sento sì italiana,come potrei affermare il contrario? Ma sinceramente mi sento più napoletana.
Mi spiego meglio, io ho la sensazione che i regionalismi siano più radicati e potenti dell'idea di Nazione italiana.

Voi vi sentite italiani? Oppure più regionali, o nessuna delle sue?
Alice Sacco
00sabato 23 luglio 2011 21:51
Sul confine assorbiamo molto della cultura di chi vive oltre il confine, ergo, per noi la Svizzera ha poco di diverso da noi. Mi sento più cittadina quando vado in Svizzera a trovare i miei nonni che quando vado a Milano. Ho avuto amici di Milano, ma sono abbastanza differenti da noi a livello di mentalità. Qui dalle mie parti si capisce che siamo italiani e non svizzeri solo perchè non abbiamo una cultura del verde (cura degli alberi, dei boschi ecc ecc) così radicata, eppure i paesaggi da queste parti hanno qualcosa di elvetico.
Un minimo di base culturale c'è, a livello sportivo. Il calcio, che sta perdendo dopo i guai recenti per essere rimpiazzato dalla bici che è molto meglio del calcio. Ma sono solo basi e m'aspetto che l'Italia non durerà molto come paese unico. Probabilmente in futuro finirà divisa (e non dalla Lega Nord) oppure ci saranno dei cambiamenti in peggio che spingeranno tutti i cittadini italiani a migrare in varie parti del mondo disperdendosi come gli ebrei, e con tutto lo spazio libero rimasto, l'italia diverrà la base di tutti i mafiosi del mondo.
Ma fintanto che per ora l'Italia è abitata per lo più da gente onesta, e anche se tanti i criminali sono ancora la minoranza, ho celebrato il 150esimo. Su FB, prima di mettere una bandiera norvegese nell'avatar, ho voluto mettere quella italiana. Inoltre prima o poi devo fare un disegno-tributo per l'italia. Posso fino al 31 dicembre?
Babysonfire
00domenica 24 luglio 2011 01:32
Proprio come te, non posso certo dire di non sentirmi Italiana, eppure la prima terra con cui mi identifico è la Sicilia.
Fondamentalmente questo è perché

i regionalismi sono più radicati e potenti dell'idea di Nazione italiana.



Questo accade, credo, in Italia molto più che nella maggior parte dei paesi del mondo.
Reiko_Artemis
00martedì 26 luglio 2011 01:35
Non mi sento italiano, e mi vergogno di esserlo sulla carta. Prima che mi saltiate alla gola, mi spiego meglio: per me non esiste un popolo italiano vero e proprio, perché dalle mie parti c'è un tipo di gente, a Milano un altro tipo, a Roma un altro ancora, a Bologna sono fatti in un modo, a Venezia in un altro. A volte le differenze non sono così grosse, altre volte le culture sono così diverse da non poter avere nulla a che fare le une con le altre, e non ho ancora visitato il sud.
Appurato ciò, per me popolo italiano non vuol dire nulla, perché non c'è un gruppo abbastanza ampio che possa collocare assieme tutti questi popoli che non sia "razza umana" o "gente che parla italiano", non hanno caratteri, non hanno tradizioni e se le inventano, attribuendo a intellettuali nati prima dell'unità l'epiteto di italiani, quando non lo erano, erano lombardi, erano nello Stato Pontificio, erano veneziani, erano tutto tranne che italiani, e se di Italia avevano qualche idea, neanche mettevano assieme tutto lo stivale ma solo un pezzo, quello che poteva essere effettivamente definito una nazione per via di popoli non troppo dissimili fra loro.
Parliamo italiano ora, ma al tempo dell'unità non si parlava certo italiano nel sud.
Quindi tutto ciò che vedo di italiano è la politica post unitaria, un insieme di fallimenti epici e anche un po' comici, specie quella attuale. Quindi da questo punto di vista mi vergogno di essere italiano, di avere questo governo e questa storia passata fatta di mitizzazioni del Risorgimento, di dittatura e di guerre che non ci potevamo permettere.
Dovrei dire di sentirmi sardo, ma mi sento solo cittadino del mondo.
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