Re:
Scritto da: spanisheyes229 11/04/2005 10.15
E' con estrema gioia che vi invito a partecipare a questo nuovo angolo dell'off topic di swositalia!
Questa notizia è presa dal blog di Bepper Grillo (www.beppegrillo.it)
Giuliano Urbani Ministro dei Beni Culturali vigila ogni giorno sulla SIAE della quale designa tre consiglieri di amministrazione.
La SIAE con i suoi 1400 dipendenti, 700 milioni di euro all’anno di incassi, 560 milioni di euro in cassa e 135 milioni di euro investiti in titoli, ci tutela, tutela noi consumatori.
Da dove viene questo fiume di denaro? Dalla riscossione dei diritti di autore.
Ma la SIAE non si fida degli Italiani e i suoi soldi li vuole, come direbbe Totò, a prescindere.
I dvd e i cd vergini, anche se utilizzati solo per scopi personali, sono stati tassati dalla SIAE con un’imposta che varia da 30 a 87 centesimi e che ne fa raddoppiare il prezzo.
L’italiano viene tassato sull’ipotesi di reato di duplicazione.
L’italiano ha reagito non comprando più dvd e cd, crollati del 41,8% nel 2004 rispetto al 2003.
L’ASMI, Associazione Sistemi e supporti Multimediali Italiana, che ha visto crollare le sue entrate, ha avviato un’azione legale contro la SIAE.
Urbani e la SIAE hanno aperto una nuova strada per la fiscalità: la tassa sull’illegalità presunta.
sempre da www.beppegrillo.it
11 Aprile 2005
Acqua di plastica
acqua.jpg
Sarà davvero vietato da luglio vendere bicchieri di acqua minerale nei bar e invece obbligatorio vendere minibottigliette chiuse?
La Confcommercio e gli esercenti dicono di no. I funzionari del ministro delle attività produttive Marzano, che ha appena pubblicato un decreto in proposito, dicono di sì "...per evitare le truffe" dicono.
Per evitare le truffe? Oltre il danno la beffa!
Le grandi truffe della minerale i ministri, i magistrati e gli italiani le hanno sotto gli occhi da anni. Ma non sono mai state punite.
“Leggera lei, leggero tu”, “Se la bevi si vede”, l’acqua minerale che fa dimagrire, quella che fa digerire.
Sono queste le grandi truffe della minerale, perpetrate da quattro business complici: quelli della pubblicità, della televisione, dell’alimentare e della plastica.
Perché questi megatruffatori restano impuniti e invece da luglio dovrebbero essere puniti tutti i consumatori (pagando la minerale al bar il doppio) e l’ambiente (con l’aumento della plastica, dei rifiuti e dei trasporti)?
Con 182 litri pro capite all’anno, l’Italia è balzata in pochi anni al primo posto nel mondo per consumo di minerale. 300 marchi, 11 miliardi di litri, 5,5 miliardi di euro all’anno: un business al primo posto nel mondo.
In 15 anni (1988-2003) il consumo italiano è più che raddoppiato (da 80 a 182 litri), un fenomeno unico al mondo. Perché è successo?
A Cortina e a Courmayeur, dove l’acqua di rubinetto è meglio di qualunque minerale, ho visto gente trascinarsi su per le scale mezzi quintali di minerale. Ma perché lo fanno?
Se si escludono le poche zone dove l’acqua di rubinetto ha un sapore sgradevole o è sospetta d’inquinamento, nel resto d’Italia si potrebbe bere l’acqua di rubinetto con benefici per:
- il portafoglio: costa 1000 volte meno
- l’ambiente: la sua produzione e distribuzione inquinano 1000 volte meno
- spesso, la salute: le soglie di concentrazione ammesse per molte sostanze nocive e i controlli sono più severi di quelli per le minerali.
Perché, contrariamente a quanto suppongono gli economisti, così tanti consumatori si comportano contro il proprio interesse? E perché questo accade solo in Italia?
Da 15 anni gli uomini della “Milano da bere” ci bombardano di pubblicità: i muri delle città tappezzati di manifesti truffaldini, centinaia di spot al giorno, fino a sei pagine di pubblicità nello stesso giornale, lo stesso giorno.
Ma neanche questo gli basta. Ora gli strozzini dell’acqua stanno cercando di toglierci anche la libertà di un bicchiere di minerale al bar. E’ la goccia che fa traboccare il bicchiere.
Fermiamoli!
Per saperne di più:
- G. Altamore, Qualcuno vuol darcela a bere, Frilli Editore www.frillieditori.com/books/qualcunobere.htm
www.frillieditori.com/books/recequalcunobere.htm
- G. Altamore, I Predoni dell'Acqua - Acquedotti, rubinetti, bottiglie: chi guadagna e chi perde, Edizioni San Paolo