La mia Linda nel cielo stellato

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silvyb
00lunedì 18 ottobre 2010 18:45
LINDA C.

La mia Linda nel cielo stellato c’è dal 2007, anno in cui ci volò e la mia dolce amica Ilaria mi chiese il permesso di inserirla.
Fino ad oggi non ho trovato la forza di scrivere la mia storia, troppo era il dolore che mi dava riviverla ma ora, a distanza di 3 anni e 9 mesi da quel terribile 25 gennaio 2007, voglio raccogliere tutto il mio coraggio e farlo con voi, mamme speciali. Io e la mia famiglia abbiamo partecipato all’ultimo incontro tra le mamme e i papà che si è tenuto circa 10 gg fa a Firenze e conoscere voi mi ha dato la forza di affacciarmi in questo forum. Vedere il coraggio con cui vi siete raccontate e capire quanta forza possiamo trovare insieme è incredibile.
A quelle di voi che ho avuto la fortuna di conoscere ho accennato che la mia storia è diversa dalle vostre.
La Linda non l’ho persa a causa di morte perinatale ma l’ho persa a metà gravidanza. Come i vostri bimbi, arrivata dopo 10 anni d’amore, era desiderata e amata dal primo momento in cui abbiamo scoperto che c’era, che era un piccolo e tenero fagiolino pulsante. L’abbiamo accudita con gioia, stando attenti a qualsiasi cosa le potesse nuocere, abbiamo costruito sogni, progetti man mano che la gravidanza procedeva e i controlli andavano bene. Io avevo solo 29 anni a non avevamo controlli particolari a cui sottoporci, solo le ecografie di routine, in più la mia pancia cresceva e cosa di più poteva indicare che tutto procedesse a gonfie vele!
Poi quel terribile giorno: l’ecografia morfologica! C’era grande attesa per sapere se davvero era un maschietto come ci avevano detto e come speravamo, se davvero era il nostro Nicolò. Avevamo passato il Natale più bello della nostra vita con tanto amore delle nostre famiglie e tanta gioia per quest’esperienza meravigliosa! Siamo arrivati allo studio del ginecologo raggianti perché ancora una volta avremmo visto il nostro piccolo e questa volta ancora meglio delle altre. Ma subito dallo sguardo del medico ho capito che qualcosa di strano c’era. Dopo lunghi minuti di silenzio disse “avrei una segnalazione da fare” Il cuore mi andò in gola! “Ha un rigonfiamento nel cuoricino, proporrei una visita più approfondita. Ma non si preoccupi signora sono visite di routine”. Sembrava piuttosto tranquillo per cui cercai di mantenere la calma. Poi ci comunicò che era una bimba! Quando uscimmo mi veniva da piangere ma mio marito inizio a sdrammatizzare: “Ma smettila, l’ha detto anche lui che è solo un controllo!”. Cercai di restare calma e decidemmo che la piccola si sarebbe chiamata Linda, come avevo sempre desiderato, un nome bello, semplice, pulito.
Inizialmente non riuscii a prenotare la visita se non 2 settimane dopo, mi sembrava un’eternità, volevo togliermi quel macigno dallo stomaco e godermi con serenità la mia piccola. Dopo 3 giorni mia cognata mi segnalò che una sua conoscenza mi aveva fissato una visita specialistica la mattinata seguente nel migliore ospedale di Milano. Che gioia, la mattina dopo mi avrebbero detto che tutto andava bene e avrei amato la mia bimba ancora più di prima, se era possibile.
Certo la paura di qualcosa di più c’era “E se non potesse correre come gli altri bimbi?” chiesi a mio marito “Se dovesse fare un intervento al cuore?” Ma mi sentivo forte, avrei sostenuto anche un trapianto, una soluzione l’avrebbero trovata.
Invece no. Invece la mia bimba aveva una malattia genetica degenerativa, una sclerosi. Mi dissero che le possibilità erano due: o il cuore avrebbe smesso di funzionare durante la gravidanza o parto, a causa di questa grossa massa che si stava espandendo all’interno, o sarebbe nata con questa grave patologia nella sua forma più aggressiva, in quanto non si trattava di una mutazione di origine familiare (poi abbiamo dovuto fare molti esami ma da subito ci dissero che al mondo non esistono portatori sani).
Questa malattia porta nei primi 2 anni da 3 a 5 crisi epilettiche al giorno dovute alla formazione di tumori in tutti gli organi e in particolare nel cervello. Questi tumori nel cervello portano le crisi da cui il bambino può o non uscire vivo o uscire con gravissimi danni cerebrali. I bimbi con questa malattia non possono frequentare nessun tipo di scuola perché hanno un ritardo mentale troppo grave e in più hanno questi continui tumori a polmoni, reni, pelle, occhi.
Solo scriverlo mi fa piangere perché io non potevo credere che esistessero delle malattie così.
Iniziammo a girare e parlare con tutti gli specialisti di Milano! Non esistevano cure nemmeno per alleviare le sofferenze della piccola, nessuna possibilità, nessuna speranza. Intanto la piccola Linda iniziava a darmi i primi calcetti e io la accarezzavo e piangevo.
Non ce l’abbiamo fatta, non siamo stati forti abbastanza e abbiamo deciso di non far nascere il nostro amore, la bimba che amavamo più della nostra vita e per cui ci saremmo sacrificati tutti e due.
Ma non avevamo questa scelta. La scelta era tra perderla subito o vederla soffrire tutta la vita.
Io come mamma nella mia piccolezza non sono riuscita. Fino a quel momento non sapevo nemmeno si potesse abortire così avanti né avrei potuto minimamente considerare di farlo.
Non vi dico l’angoscia della scelta, dell’ospedale, dei particolari agghiaccianti che non voglio nemmeno raccontare. Per fortuna abbiamo trovato al Buzzi di Milano tra il personale delle persone molto umane e donne e mamme meravigliose che mi hanno abbracciata, coccolata, amata. Mi hanno detto che “erano con me”, che mi capivano, un’ostetrica addirittura aveva fatto la stessa scelta dieci anni prima e ora la sua missione è controllare che le donne vengano trattate con rispetto (perché non so se sapete che in alcuni ospedali le mamme vengono insultate e maltrattate dagli obiettori di coscienza che, invece di limitarsi a fare una più che legittima scelta - ci mancherebbe io non sono mica a favore dell’aborto- pensano di essere giudici e che sia il volere di Dio far soffrire di più chi fa questa scelta, come se già non la pagasse da solo).
Da quel giorno la mia sofferenza mi accompagna e cerco di conviverci. Sono sempre stata cattolica e praticante, credo tanto in Dio e anche nel suo perdono (chissà se mi perdonerà?). Forse di peggio di perdere un figlio c’è il dover scegliere sulla sua vita. Ma parlare di peggio o meglio di fronte a queste tragedie è solo inutile……….
Dico solo che il dolore per la perdita è stato forte ma il senso di colpa mi ha oppressa e mi opprime spesso ancora, avrei voluto essere stata più forte. Ma poi mi consolo dicendo che sono umana, che, ora che 2 figlie ce le ho, non tutti siamo forti e io non ce l’avrei fatta, per me era troppo.
Il seguito non è stato meno doloroso: depressione, otto mesi per aspettare gli esami fatti su di noi (avevamo già deciso che se avessero trovato qualcosa di familiare avremmo optato per l’adozione), lieti eventi tra cognati e amici ansiosi di condividere con noi (un po’ di pazienza e tatto?), e, solo dopo 4 mesi dalla perdita della Linda, mia sorella si è ammalata di tumore al pancreas. Ho davvero toccato il fondo. Mia sorella per me era la persona che amavo di più prima della Linda (l’amore tra uomo e donna, si sa, è un’altra cosa).
A settembre ho scoperto per fortuna di aspettare Marta e con lei nella pancia e poi tra le braccia ho lottato per quasi 2 anni con mia sorella contro quell’orribile malattia, ovviamente invano.

Ma un piccolo spiraglio di luce c’è. Cerco di entrarci.


MARTA E ANITA:
Quest’anno il 25 di gennaio, al cimitero a trovare la piccola Linda, ci siamo andati in 4. Infatti il 14 gennaio è nata anche Anita, che abbiamo concepito dopo la morte di mia sorella Monica e che lei prontamente mi ha mandato per alleviare le mie pene. Ora le piccole hanno 2 anni e mezzo e 10 mesi e mi riempiono la vita. Uno spiraglio c’è sempre, non bisogna soccombere. Certo la Linda manca sempre e nulla colmerà quel buco. Ma l’amore che ho è tanto e a volte mi sembra di impazzire tra lavoro e le 2 piccole che mi danno talmente tanto da fare che mi dimentico quasi dell’odissea che ho passato per arrivare fino a qui. Forse ancora non mi sono fermata, forse ci devo ancora fare un po’ i conti. Però ora non sono sola, ho trovato una strada! Anche voi la troverete, in un modo o nell’altro.
C’è sempre…a volte si fa attendere ma c’è...

Con amore per le mie 3 figlie e per voi mamme che soffrite.

Mamma Silvia
loryelory
00martedì 19 ottobre 2010 06:35
Silvia mia cara....
Mia cara Silvia, abbiamo avuto pochi minuti a Firenze per raccontarci di noi ma ho ancora nella mente le tue parole...Mi raccontavi e ti guardavo negli occhi e mi dicevo: Mio Dio lei ha sofferto più di me, devo stare zitta...Per paradosso in certi momenti si riesce a sentirsi più fortunati, nulla è per caso, sono tornata a casa facendo tesoro delle tue parole, e infatti ho cercato mia sorella, stavolta non per recriminare il suo atteggiamento, un pò freddo e indifferente al ricordo del mio Lorenzo, ma per viverla semplicemente come sorella e non come una zia mancata. Hai ragione te e tante altre mamme spciali, lei il suo dolore lo tiene talmente nasconto che non riesce nemmeno a trapelare. Una corazza che nasconde il ricordo di un nipotino che lei aspettava con entusiasmo; io me lo ricordo tutto il suo amore che abbracciava il mio pancione e non può essere svanito nel nulla, sarà solo rimasto silente, ma è chiuso nel suo cuore.
Ho letto la tua storia, un'altra storia di amore e di lacrime, che dire...Ma dove l'hai presa tutta la forza?, L'amore per tua figlia ha superato il sano egoismo di una mamma...non ricordo che mi disse che Dio non giudica, nè ci punisce, semplicemnte ci ama...Oggi te lo scrivo con il cuore che Dio ti ama e ti ha reso ancora mamma nonostante tu gli abbia restituito Linda e nonstante Lui ti abbia "rubato" tua sorella. Ti ha reso ancora mamma stupenda, forte e fiera della tua famiglia che ha nel cielo due stelle bellissime...Grazie di averci voluto incontrare, grazie di aver condiviso con noi il tuo sentimento di mamma e tutti i tuoi pensieri. Spero di rivederti ancora, magari al prossimo raduno, portanto nel cuore durante il viaggio di andata, la voglia di riabbracciare te e la tua famiglia. Abbraccio te [SM=g9433] e con il cuore i tuoi Angeli [SM=g7430] A presto, Lory e Lorenzo nel cuore.
Marcella
00martedì 19 ottobre 2010 08:58
Ciao Silvia,
sono Marcella, la mamma di Simone, e spero in qualche modo, tra le lacrime, di riuscire a farti arrivare il mio affetto. Mi sarebbe piaciuto essere con tutte voi a Firenze, le altre margheritine lo sanno quanto avrei voluto riabbracciare tutte, e avrei avuto la gioia di conoscerti personalmente. Di te mi ha accennato al telefono la nostra margheritina Monica, quando incuriosita dai volti sconosciuti delle foto del raduno le ho chiesto chi fossero le altre mamme che avevano partecipato. Raduno che, per esperienza diretta, so che lascia nel cuore una sensazione indescrivibile di forza, amicizia e coraggio nell'andare avanti!
Non ho potuto fare a meno di piangere leggendo la tua storia, leggendo il dolore della perdita di Linda e della tua amata sorella, due affetti così sacri e unici. Sono felice per te e tuo marito che il Signore vi abbia donato la gioia di essere nuovamente genitori, con Linda che è sempre nel vostro cuore, come traspare da tutte le tue parole...
Hai ragione, la tua storia è un po' diversa da quelle di tutte noi, ma poi in realtà sono tutte uniche ma così simili nel loro dolore, non trovi? Se vorrai leggere la storia di Simone, vedrai che il mio percorso è stato diverso dal tuo, Simone l'ho perso esattamente 17 mesi fa, il 19 maggio 2009, alla nascita. Nei giorni successivi, mio marito mi raccontò di un suo collega a cui è molto legato, in quello stesso periodo lui e sua moglie avevano scoperto che il bimbo che aspettavano aveva una malformazione non compatibile con la vita, e avevano scelto di interrompere la gravidanza. La mia osservazione fu "almeno noi non abbiamo dovuto scegliere", ma poi capii che avevo fatto anche io delle scelte particolari, come il parto a domicilio, o il non voler fare l'autopsia. Tutte scelte di cuore che oggi, più razionalmente, ho capito essere state giuste per mio figlio: essere genitori significa assurmersi la piena responsabilità della vita della propria creatura, per dargli il meglio nel limite delle nostre capacità umane, anche quando il meglio implica affrontare decisioni dolorose. In questi mesi ho imparato ad allontanare il giudizio degli altri: il dolore non si giudica a priori, figuriamoci il dolore di una coppia di giovani genitori davanti ad una simile tragedia come la nostra. Chi si permette di giudicare, dall'alto della propria vita perfetta, lo fa perchè avvolto nell'ignoranza più totale, nel senso letterale del termine, perchè giudica ciò che non conosce.
Scusa se mi sono dilungata tanto, oggi è un giorno più particolare e forse sono più sensibile a certi argomenti, volevo farti arrivare il mio abbraccio, e la mia speranza di poterti conoscere un giorno di persona!!! [SM=g7430]
Con affetto sincero
Marcella
Ilaria
00martedì 19 ottobre 2010 09:25
Carissima Silvia, ho vissuto una parte del tuo dolore con te, lontana fisicamente ma vicina vicina con il cuore e con le preghiere. Ti ho conosciuta grazie a "Il diario della Linda" poco dopo che ho conosciuto Giovanna e sono state due amicizie importantissime, ma con due cammini differenti. Mi dispiaceva che tu non potessi conoscere Giovanna ... e poi le altre mamme, ma dovevi sentirlo dentro questa voglia di condividere e il tuo dolore è stato tanto e per tanto tempo. Ci lega un' amicizia profonda ed un affetto sincero, non solo tra di noi ma anche con le nostre famiglie. Ho letto questa storia d'amore e mi sono ancora commossa ed ho pensato alle parole di Don Edoardo alla messa di sabato 10 ottobre: "Dio ci chiede scusa per le prove che ci da" e penso sia veramente così. Ti posso solo abbracciare ancora più forte, felicissima di vederti quì sul forum a condividere la tua storia, come una margherita in mezzo a tante margherite!

[SM=g9433]

Ilaria
[SM=g7321]
Silvyb
00mercoledì 20 ottobre 2010 23:20
Parole preziose
Grazie a tutte e 3 per queste parole preziose e speciali, grazie a 3 mamme per aver voluto darmi amore e farmi andare a nanna stasera così felice e serena e coccolata. Grazie a Lory così bella, luminosa, che in mezz'ora mi è sembrato di conoscere da una vita, così piena di amore e di speranza che di sicuro troverà una strada e un modo di amare ancora! Grazie a Marcella che ho sentito tanto nominare e che senza conoscermi si è così tanto data incondizionatamente pur essendo in un momento ancora tanto delicato! E grazie ancora alla mia Ilaria...che devo dire...senza di lei non sarei qui, mi ha raccolta che ero così fragile e mi ha accompegnato giorno dopo giorno lacrima dopo lacrima e ora è una delle mie più grandi amiche al mondo!
Sono felice di essere qui ora, con voi! Mi sento a casa....
SimonaPerla
00venerdì 22 ottobre 2010 22:51
che bello incontrarti qui
... lo sapevo che prima o avresti sentito il nostro richiamo....
Silvia, mamma delicata che ho avuto la fortuna di conoscere passeggiado per le vie di Firenze... mamma con un cuore grande grande.... con grande forza e con una delicatezza incredibile...
Hai due bimbette splendide... scusami se mi sono tenuta a distanza di sicurezza dalla piccola ma avevo capito bene che poteva essere coetanea della mia Perla e non riuscivo nemmeno a guardarla....
Il dolore è ancora tanto ma so che sono sulla strada giusta....
Tu ne sei la prova...


ti abbraccio forte forte e benvenuta nel nostro prato.... [SM=g7321]
Giovanna
00sabato 23 ottobre 2010 22:20
Carissima Silvia,
un febbrone persistente di Emanuele mi ha tenuto lontana dal computer...mi spiace essare arrivata tardi a darti il mio abbraccio che, per compensare, mando in direzione S. Giuliano ancora più forte. Sono rimasta impietrita nel leggere la tua storia, di cui nulla sapevo (mi spiace non aver parlato un pò di più a Firenze...), mi dispiace immensamente per tutto quanto hai dovuto sopportare, lo strazio di una scelta, il dolore della sua mancanza e poi perdere anche tua sorella, per lo stesso male che ha portato via mia suocera solo due mesi prima di avere la gioia di stringere Emanuele tra le braccia, dopo aver visto volare via l'anno prima i due nipotini, Emma e Matteo, a distanza di soli sei mesi l'uno dall'altro.
Sei brava Silvia, il tuo viso trasmette serenità e dolcezza, niente farebbe capire tutto quello che hai vissuto negli ultimi anni. Siete una coppia che trasmette affiatamento e avete due bambine belle come il sole, la vita ti compenserà di sicuro d'ora in avanti per quanto ti ha sottratto.
Ti abbraccio forte
[SM=g9433]
Giovanna
Silvyb
00domenica 24 ottobre 2010 23:28
Simo e Giovanna...grazie, che bello trovarvi. Ho acceso il computer sperando che nel we aveste avuto il tempo di scrivermi, proprio voi due, eravate 2 delle 3 che mi mancavano, con cui ero ansiosa di condividere ancora. Vi ho conosciute per pochi minuti ma mi sono trovata subito in sintonia e con tanta voglia di scoprirvi e così poco tempo. Mi sono concentrata un po' di più su Simona, in un momento certamente più delicato di Giovanna, che è tornata a volare in alto già da un po'. Cara Simona, mai ti avrei forzato a stare di più con le piccola, anzi mi dispiace se dovessi aver detto o fatto qualcosa su Anita che possa averti ferita. Pensa soltamente che lei è un futuro che mi sembrava impossibile e poi è arrivato...è tutto normale, ci sono passata anch'io con mio nipote, mi faceva male solo vederlo, ora non ci penso proprio più, questa è una cosa che passa.
Loro rimangono asempre piccoli nella nostra mente si perde la concessione di come sarebbero...
Cara Giovanna, grazie per la tua dolcezza, per tutto quello che hai fatto con Ilaria e spero al prossimo incontro di conoscerci ancora meglio...
loredana/anna
00lunedì 25 ottobre 2010 08:19
qualche sguardo....
Cara Silvia, a Firenze ci siamo scambiate solo qualche sguardo e qualche parola....ma è vivo in me il tuo sorriso e la tua dolcezza e quell'affiatamento tra te e tuo marito nel rincorrere le cucciole.
Leggo la tua storia e scendono le lacrime e riaffiora tanta rabbia per il fatto che una debba decidere del futuro...ma....non so se avrei fatto le tue scelte....ma quasi tutte nelle nostre storie abbiamo dovuto scegliere...prendere delle decisioni più o meno importanti, certo è che tutte abbiamo sempre cercato il meglio per i nostri figli e nonostante storie diverse anch'io mi porto avanti dei sensi di colpa come macigni perchè i miei bambini sono volati via "perchè io non funziono"...anche Chiara anche se qui ha dovuto soffrire per questo nella sua gravidanza e dopo la nascita...ma i sensi di colpa li dobbiamo annientare con il grande amore che abbiamo...
[SM=g9433] abbraccio forte tutta la tua famiglia
[SM=g7430] un bacio a Linda
Loredana mamma dell'angelo Anna.....
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