lillo1
00domenica 28 marzo 2010 17:24
Il TAR Veneto, con sentenza n. 826/2010, ha sancito la legittimità del provvedimento sindacale di diniego alla richiesta di registrazione audio-video delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale.
La sentenza si riferisce alla vicenda accaduta nel corso di una seduta del consiglio comunale, quando un consigliere di minoranza aveva comunicato al sindaco, presidente del consiglio, la sua intenzione di effettuare una registrazione audio-video della seduta data l'importanza dei temi trattati. Ma il sindaco aveva subito dichiarato di non autorizzare le riprese.
Così, il consigliere di minoranza ha impugnato davanti al TAR il provvedimento di diniego alla richiesta di registrazione della seduta ottenendone però il rigetto.
Per i giudici amministrativi, infatti, qualsiasi membro del consiglio comunale non può decidere liberamente di riprendere i colleghi durante le sedute perché è necessario, innanzitutto, garantire il decoro dell'organo consiliare e, in secondo luogo, il rispetto delle garanzie previste dall'articolo 7 del Codice della privacy, ovvero la certezza sulla individuazione del titolare e del responsabile del trattamento dei dati personali, previa idonea informativa ai sensi dell'articolo 13 dello stesso Codice.
Pertanto, è opportuno che la videoregistrazione delle sedute del consiglio comunale sia disciplinata da uno specifico regolamento del consiglio stesso. Nel caso, invece, delle riprese professionali di talune brevi fasi delle sedute consiliari da parte di emittenti televisive nazionali o locali, il presidente del consiglio può concedere l'autorizzazione nell'esercizio dei poteri attribuiti dall'art. 39, comma 1, del TUEL.
ferrari.m
00domenica 28 marzo 2010 23:30
Quando a un nostro consigliere demmo più o meno la stessa risposta, alzò un polverone...
Questa sentenza mi conforta molto.