Con quel titolo, mi hai fatto venire un coccolone!
Che ti devo dire?
In realtà sono tutti aspetti che conosciamo e sensazioni di malessere che si sono acuite, ma che erano ben presenti da anni, addirittura da decenni.
In realtà di cosucce meritevoli ne ha fatte anche la SBE recente: Mercurio Loi è stato eccezionale, e Il Commissario Ricciardi mi dicono che sia molto bello... prima o poi lo leggerò.
Dragonero è un gran bel prodotto. Non un capolavoro, ma molto meritevole.
Il problema principale sono le serie storiche: Tex-Dylan-Martin-Zagor. Nathan lo metterei un livello sotto, non ho la tua stessa percezione: nell'ultimo anno e mezzo abbiamo avuto molte storie di Medda e questo ha inciso davvero positivamente sul giudizio complessivo della serie. In positivo, ovviamente. Diciamo che la saga in nove numeri di un anno fa è finita male (due albi di Vigna), ma ha regalato anche buoni momenti (grazie a Medda) e il 2020 complessivamente lo ritengo un anno valido, per NN. Poi c'è stata la svolta del personaggio, a fine anno scorso o inizio di questo, non rammento. E quel passaggio è potenzialmente il jump the shark della testata. Si è visto il mese successivo, in qualche premessa discutibile, ma si vedrà meglio più in là, secondo me.
Nathan ha però già fatto il salto dello squalo, in passato, ma ha saputo rialzarsi: questo significa avere un grandissimo autore di riferimento, uno dei pochi rimasti in Bonelli.
Glisso su Zagor: ne ho letto troppo poco per poter dire. Ho letto l'ultima annata, però, e di roba buona non ne ho vista. Solo un albo ampiamente sufficiente di Faraci... poi svaccato dalla continuazione della storia.
Scendendo la china, metto Tex, di cui ho letto alcune storie leggibili (e quella di Ruju alla fine lo era), ma mediocri. Il contrasto con gli esordi mi è ogni giorno più doloroso.
Dylan sta molte spanne più sotto e non si salva pressoché nulla di ciò che esce sul mensile... però non è così per le testate extra, che tu giustamente critichi perché proliferate oltre ogni sensatezza, ma che per me sono un appiglio: il Bilotta annuale è un godimento (purtroppo non replicato sulla serie classica, in cui ha fornito una prova deludente), l'Old Boy ha piazzato alcune storie godibili (un anno fa si era arrivati al buono), l'Almanacco/Magazine di pochi giorni fa mi ha inchiodato alla lettura fino all'1 di notte passata. Certo... se si rimuovesse Recchioni, s'immettesse in regia una persona dalle idee più simili a quelle di Bilotta (intervista riportata dal nostro Tristano) e si desse la possibilità al suddetto Bilotta di verificare se sia in grado di sfornarlo, quel Dylan degli esordi, io firmerei subito per la chiusura di 5-6 testate esterne.
In fondo al fosso ci sta Martin, che mi spiace, ma non considero neanche un prodotto pubblicabile.
Se si aggiunge lo svacco di Julia di cui parla Vinnie (mi fido, non l'ho ancora accertato), che testata storicissima non è, ma che i suoi decenni ormai li ha, abbiamo un panorama difficile.
Dal momento che i lettori di queste quattro testate (più Julia?) da soli rappresentano... non so... il 70% dei lettori Bonelli, è inevitabile che la percezione sia drammaticamente negativa.
Io non credo che stiano al punto che riporti tu. Certo il 2020-2021 non avrà aiutato, eh, ma penso ancora positivo.