00 28/09/2004 08:33
Il poeta tale Alighiero non era solamente un poeta ma svolgeva un’altra attività collaterale alla poesia, rendeva felici le persone (o almeno era ciò che dicevano gli abitanti di Smirnie, la cittadina dove abitavano sia Isac che Peq!) e come passatempo scriveva poesie, nessuno lo conosceva bene, come Peq anche Alighiero era restio a parlare di sé e della sua famiglia.
Ogni tanto Isac scorgeva la moglie che con due passeggini vagava commercialmente per la città invece Isac non aveva quasi mai visto Alighiero, quando il pezzo di carta con su scritto la poesia gli si appiccicò in faccia era la seconda o terza volta che lo vedeva… in fin dei conti Isac non vedeva né conosceva quasi nessuno della città!
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Altri invece affermano che, a partire dal solstizio d’estate, la durata del giorno comincia a diminuire, ovvero il Sole, giunto alla declinazione positiva più alta nel cielo, comincia a tornare indietro, simile a un granchio o a un gambero che cammina a ritroso. “così il Sole in tale costellazione comincia a retrocedere in linea obliqua.” Talvolta, invece, il granchio simboleggia la Luna che tira indietro il Sole.
Forse, però, si potrebbe proporre una spiegazione più articolata basandosi sugli animali che in Grecia hanno simboleggiato questo segno e che sono non casualmente tutti acquatici, omologhi al Cancro che è un segno d’Acqua. Si consideri infine che uno di essi, il polpo, è simbolo della natura alla stato embrionale.
Cominciamo [il letto è caldo e soffice!] dal riconoscimento della luce dello stato dell’esistenza intermedia [la fiacca luce dell’abat-jour illumina malamente la pagina!] che appare al momento della morte. Le creature di buona intelligenza [è stata una giornata brutalmente e pesantemente faticosa oggi!] che nulla seppero del riconoscimento (di questa luce) o che, pur sapendone, non si esercitarono e che persone profane, tutte quelle che ebbero sentore delle spiegazioni segrete [gli occhi sembrano di cemento e si sente fatica a tenerli aperti!] quando rincorrono alla lettura di questo libro riconoscono quella luce fondamentale e senza entrare nello stato dell’esistenza intermedia ottengono facilmente il corpo increato della illimitata potenzialità spirituale [gli occhi si chiudono e Isac è nel mondo di Morfeo].
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A questo simbolismo s’ispira la forma geroglifica del Cancro, composta da due elementi-germi di polarità opposta, che girano l’una attorno all’altra, si attirano e finiscono per assorbirsi generando gli organi via via più differenziati di un essere. “Nel simbolo astrologico del Cancro” osserva Guénon “si vede il germoglio allo stato sottile; si tratta dunque non dell’embrione corporeo, ma proprio del prototipo formale… la cui esistenza si situa nell’ambito psichico o “mondo intermedio”… inoltre questo germoglio è doppio, posto in due posizioni inverse l’una all’altra, che rappresentano per ciò stesso due termini complementari: sono lo yang e lo yin, della tradizione estremo-orientale, ove il simbolo yin-yang che li riunisce ha precisamente una forma simile.”.
A-A-EE-A-FE-B-AE-F-H-H-AFE-G-BE-G-EIE-A-EE-A-FB-H-FD-A-EE-A-FE-B-DB-F-FAE-C!
Ottime opportunità astrali, dalle quali riuscirete a ricavarne il massimo. Questo promettente cielo non vi farà mancare anche le opportunità per farvi notare. Siete grintose e raggiungerete gli obbiettivi che avete in mente.
La vita sentimentale gode dell’appoggio di una seducente Venere, che vi inviterà anche a maliziose trasgressioni. Potrete chiedere e osare, specialmente durante il transito lunare dei giorni quattordici e quindici.
Saprete sostenere le vostre idee con decisione e otterrete finalmente ciò che da tempo finalmente ciò che da tempo chiedete. Riuscirete a far fronte a ogni impegno con molta determinazione, anche se l’agenda lavorativa si preannuncia particolarmente fitta d’impegni.
“Quando il cuore si spezza in due per il dolore poi cosa resta?
Come si può ricostruire qualcosa impossibile da ricostruire?
Quando senti voci e cori di persone che non vuoi e non puoi conoscere che ti sussurrano nell’orecchio frasi fatte, di circostanza e scritte per dei cioccolatini come puoi non urlare lo sdegno e l’odio che provi?
Quando vieni a sapere da terzi che ciò che ti è più caro al mondo non c’è più come potrai far finta di nulla e continuare come un lombrico a vivere la tua vita?
Se Dio è buono e tutto il resto come ha potuto fare ciò che ha fatto e guardarsi allo specchio ogni mattina?
Come posso farlo io?”
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La costellazione dello Scorpione (Scorpius) è attraversato dall’eclittica soltanto per nove giorni durante l’ultima settimana di novembre. Negli altri giorni, che rappresentano i due terzi del segno, il Sole passa per quella d’Ofiuco. Astrologicamente il segno copre invece i trenta gradi dello zodiaco dalla terza decade d’ottobre fino all’inizio della terza decade di novembre.
Smirnie era una bella e assolata cittadina di mare, la sua caratteristica topomastica la faceva distinguere da molte tipiche città di mare, infatti, la struttura delle vie ricordava le città fondate quando Roma era un impero, volente o nolente tutte le vie portavano alla piazza centrale dov’era situata una chiesa e il comune, la gente del posto non aveva grilli per la testa i cittadini erano gran lavoratori e asta, vivevano per lavorare; calcolando poi che la maggior parte dell’economia cittadina era fondata sulla pesca e sulla commercializzazione del pesce è facile intuire qual’era l’occupazione lavorativa degli aitanti si Smirnie.
(Il faro dove lavorava Isac era poco distante dal centro e lui per forza di cose doveva ogni giorno passare davanti alla chiesa e al comune)
Smirnie era stata costruita in una piccola insenatura del mare, quindi aveva a nord il mare e a sud una piccola frazione di catena montuosa ma a nessuno degli abitanti della città passava per la mente d’intraprendere una carriera lavorativa fondata sulla montagna per due semplici motivi: La parete rocciosa assomigliava in modo impressionante ad un alveare (era piena di piccole, medie e grosse grotte) e quindi era molto difficile far pascolare alcunché su quei monti. I padri fondatori di Smirnie erano arrivati in quell’insenatura dopo un lungo pellegrinaggio vi amare ( erano tutti o per la maggior parte di loro degli isolani!) e per rendere onore a loro gli abitanti di Smirnie intrapresero tutti la via del mare e non della montagna.
Un giorno però il quieto vivere della soleggiata città fu distrutto completamente da un’apocalisse atmosferica!
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Questa splendente costellazione astrale, posta in parte sulla Via Lattea, assomiglia chiaramente all’animale da cui prende il nome grazie soprattutto all’arco di stelle che ne forma la coda. Lo scorpione, che risale ai Sumeri, era detto GIR. TAB, termine tradotto poi nell’accadico zuqaqipu.
Il suo cuore è costituito da Antares (a Scorpii, di magnitudine variabile fra 0,92 2 1,06, culminante a mezzanotte del trenta maggio). Quindicesima stella per luminosità del firmamento, significa in greco “rivale di Morte” (da anti, “centro”, e Ares) perché il suo colore rosso vivo rivaleggia con quello del pianeta.
Una delle persone più in vista di Smirnie era un professore di matematica tale Cadonici (il quale non vinse il premio nobel per un soffio), colui che creò la teoria del calcolo del valore dell’infinito (che più comunemente viene associato a questo simbolo: ¥), la cosa buffa è che il dottor Cadonici aveva sempre studiato fisica poi un bel giorno gli venne un colpo di genio e incominciò a scrivere calcoli su calcoli sopra un’enorme lavagna, il calcolo gli portò via trent’anni di vita ed ora che ne aveva quasi sessanta anni si poteva considerare soddisfatto.
La formula da lui creata non sembrava, agli occhi di chi non né sa nulla di matematica difficile:
¥= a+W/ y + tX e/ r = l - q/ c
Ma agli occhi di un matematico la formula era il vero e proprio nirvana matematico!
A volte gli abitanti di Smirnie potevano vedere il dottor Cadonici sulla sassosa spiaggia assorto dai suoi molteplici e complesissimi pensieri matematici e ogni volta che abbassava lo sguardo lo si poteva vedere scarabocchiare con una microscopico lapis su un’altrettanto microscopico taccuino calcoli e formule che in quella cittadina era il solo a capire!
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Questo è un Bunny.Ho deciso di aiutarlo nella sua
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"Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga" Sfiorivano le viole di Rino Gaetano