Per parlare della rivoluzione cubana e delle cause che la scatenarono occorre prima fare un breve excursus storico: Cuba visse libera fino ai primi anni del 500’ quando, dopo essere già sbarcati ad HAITI, gli SPAGNOLI vi arrivarono. Il primo sbarco e il conseguente insediamento, oggi chiamato BARACOA, ebbero luogo nella parte sud-occidentale dell’isola.
Nel 1514 viene fondata SAN CRISTOBAL, l’attuale HAVANA.
Gli Spagnoli attuarono subito la solita politica di brutale oppressione, da subito cominciarono ad essere introdotti i primi schiavi africani, dopo 40 anni di presenza spagnola il 95% della popolazione nativa era stato sterminato dalla cieca violenza spagnola, dalle misere condizioni di vita e dalle malattie portate dall’invasore.
Verso la fine del secolo naque l’industria della canna da zucchero, ancora oggi uno dei principali sostentamenti dell’isola. Durante i secoli successivi gli inglesi fecero diversi tentativi di sottrarre l’isola agli spagnoli arrivando, nel 1762, a prendere l’HAVANA per qualche mese.
Il trattato di Parigi riportò però l’isola sotto controllo spagnolo.
All’inizio dell’800, anche a causa della rivolta di schiavi ad haiti, cuba divenne il più grande produttore mondiale di zucchero ed apri il commercio con i neonati STATI UNITI D’AMERICA.
Negli stessi anni cominciarono le prime pretese da parte degli USA che vedevano il possesso dell’isola come assolutamente funzionale alla propria sicurezza, da T JEFFERSON in poi tutti i presidenti ribadirono tale concetto.
Dal 1812 al 1823 Cuba visse, grazie alla costituzione di Cadice, un periodo relativamente positivo per le classi più abbiette, sembrava che qualcosa stesse cambiando ma nel 1823 gli Spagnoli reintrodussero il regime assolutista. Nello stesso anno il presidente USA MONROE dichiarava che gli USA avrebbero visto come un oltraggio qualsiasi ingerenza Europea in nelle Americhe.
Gli spagnoli aumentarono la tratta di schiavi e inasprirono il regime privando i Cubani di tutti i diritti e utilizzando il lavoro coatto nelle piantagioni.
Nel 1843 gli schiavi neri erano più numerosi degli Spagnoli e scoppio una gigantesca sommossa, repressa nel sangue. Nel 1847 nasce la prima associazione segreta contro la dominazione spagnola: Il Club de la Habana. Questa organizzazione si batteva per l’annessione agli USA, sicuramente più umani degli spagnoli a quel tempo, va detto.
Nel 1851 il militare Venezuelano Narciso Lôpez tenta di invadere l’isola con 400 uomini per annetterla agli USA: viene catturato e giustiziato dagli Spagnoli.
Nel 1857 scoppio una tremenda crisi economica che si sommo alla crisi strutturale del sistema schiavista dovuta alle innovazioni tecnologiche. Le classi medie vennero spinte sempre più verso il basso, ebbe luogo la nascita di un proletariato urbano mentre i potenti azucareros, proprietari di zuccherifici, rimasero ovviamente fedeli alla monarchia spagnola.
Nel giro di 10 anni, nel 1868, si arrivò alla prima guerra d’indipendenza.
Il 10 ottobre 1868 Carlos Manuel de Cespedes, proprietario di una modesta tenuta si alzò in armi al grido “viva cuba libre” con soli 37 uomini tra cui molti schiavi liberati.
La rivoluzione scoppio contemporaneamente in altre regioni e nel giro di 1 settimana gli insorti presero BAYAMO, difesa da una nutrita guarnigione spagnola. Quando Cespedes entrò in città PERUCHO FIGUEREDO compose l’inno Cubano.
Purtroppo la guerra non attecchì mai nelle regioni occidentali e all’havana dove il controllo spagnolo era fortissimo. Dopo 9 anni di sanguinosa guerra le armate della corona spagnola costrinsero alla resa i ribelli, il 10 febbraio 1878 si firmo il patto del Zanjon che mise fine alla contesa bellica. Gli spagnoli fecero delle concessioni e si ebbe un periodo di relativa libertà che permisero la diffusione di idee e giornali ma era proibito parlare di rivoluzione.
In questo periodo gli USA assorbivano oramai l’85% dello zucchero cubano.
La classe medie crebbe mentre i benestanti diminuirono parecchio.
Per 17 anni l’isola visse in pace ma la guerra stava germogliando ancora.
Nel 1892, dall’esilio negli USA, JOSE MARTI fondò il PARTIDO REVOLUCIONARIO CUBANO con lo scopo di raccogliere larghi strati della società cubana onde porre fine alla dominazione spagnola. Marti ottenne l’allenza di 2 eroi della prima guerra, Maximo gomez e Antonio Maceo e assieme a loro inizio a preparare un piano politico-militare.
Il 24 febbraio 1895 scoppiò la seconda guerra d’indipendenza.
I rivoluzionari formarono il proprio governo guidato da Salvador Betancourt mentre la Spagna inviava soldati in gran quantità. I ribelli erano formati da piccoli borghesi, rurali, popolari e urbani.
Gran parte della popolazione praticamente. Il 19 Maggio 1895 Marti cadeva in battaglia e la rivoluzione perdeva il suo più grande esponente ma non si arrestò.
Nel 1896 i ribelli erano alle porte dell’havana.
Il 7 dicembre 1896 anche Maceo cadde in un imboscata spagnola a PINAR del RIO ma la rivoluzione resistette. Gli Spagnoli in difficoltà mandarono il carnefice generale VALERIANO WEILER (1838-1930) questi applico misure drastiche come obbligare i contadini a vivere nelle città per togliere supporto ai ribelli, il paese andò in rovina e 300000 cubani morirono di stenti in seguito alla brutale politica di Weiler, in tutto il mondo si sollevarono proteste antispagnole.
LA TUTELA STATUNITENSE:
A questo puntò gli USA decisero che era tempo di intervenire ma necessitavano un “casus belli”.
Inviarono la corazzata Maine, ufficialmente in visita, all’havana. Il 15 febbraio del 1898 la corazzata esplose misteriosamente trascinandosi dietro centinaia di marinai USA.
Gli USA dichiararono immediatamente guerra alla Spagna.
Il 10 dicembre 1898 la guerra era finita e gli spagnoli battuti. Il generale Leonard Wood prese il posto di Weiler e, come il suo collega spagnolo, inizio una politica di brutale occupazione e repressione sul popolo cubano. Il popolo cubano venne ESCLUSO dalle trattative che gli USA condussero come se fossero i padroni legittimi ottenendo dalla Spagna pure le Filippine e Portorico.
Nel 1901 gli USA introdussero nella costituzione cubana una clausola che gli dava il “diritto” di intervenire negli affari interni dell’isola. Nel 1906 scoppio una rivolta contro il governo fantoccio di ESTRADA PALMA, un ex-rivoluzionario che combatte con Marti passato alle dipendenze USA.
Gli USA mandarono navi e truppe. Nel 1909 venne costituito un altro governo, corrotto e repressivo come sempre. Nel 1912 ci provarono i NERI cubani a rivoltarsi e vennero prontamente massacrati. Ennesimo intervento militare USA e ennesimo governo fantoccio, intanto era scoppiata la prima guerra mondiale. Gli USA col pretesto della guerra occuparono militarmente Cuba fino al 1920. L’influenza della rivoluzione rossa in Russia e le misere condizioni di vita del popolo cubano furono le condizioni ideali per la crescita del movimento popolare.
Nel 1922 il gruppo socialista dell’havana guidato da Carlos Balino aderi alla III internazionale.
In seguito alla speculazione USA sullo zucchero moltissimi cubani rimasero disoccupati e molte banche fallirono, inizio il periodo delle vacche magre.
Nel 1921 intanto era nato l’ennesimo governo fantoccio che era mandato avanti più che altro dall’ambasciatore USA. Nel 1925 vengono fondati il partito comunista cubano e confederazione nazionale operaia cubana. Alla fine degli anni 20’ prese il potere con elezioni fasulle il generale GERARDO MACHADO che attuò subito una politica ultrarepressiva su ogni forma di dissenso dal diktat USA. Nel 1929, in Messico, venne fatto assassinare da Machado il militante comunista, fondatore del movimento assieme a Balino, Julio Antonio Mella.
Nel 1933 in seguito alla crisi economica arrivata pure a Cuba ebbero luogo grandi proteste popolari-operaie e l’esercito volto le spalle al dittatore Machado che fuggi negli USA.
Fu istituito un governo provvisorio guidato da Carlos Manuel de Cespedes, figlio del vecchio guerrigliero della prima guerra, di stampo conservatore.
Dopo pochi mesi l’esercito rovesciò il governo e stabili la pentarchia, governo senza presidente e con 5 esecutivi, il 10 settembre 33’ la pentarchia si sciolse e uno dei 5, Ramon Grau Martin, prese il potere blaterando di riforme mentre il suo esercito reprimeva brutalmente i movimenti popolari socialisti. Sempre i settembre alcuni zuccherifici furono occupati dai comunisti che distribuirono alcune terre alla popolazione, gli USA allora con l’appoggio dell’esercito e di organizzazioni di traditori cubani rovesciarono Grau Martin. Entra in scena FULGENCIO BATISTA neopromosso colonnello e maggiore alleato dell’ambasciatore USA con cui sta pianificando un nuovo governo totalmente sottomesso agli USA. Nel 34’ Grau deve lasciare la presidenza a Mendieta, uomo di Batista e degli USA. Nel 1936 dopo le “elezioni” vinse Migue Mariani Gomez, stranamente il candidato sostenuto da USA e da Batista. Fù deposto quasi subito.
Nel 1937 infatti si riaccende il movimento popolare e Batista tenta di dare un aspetto più pulito alla sua dittatura. Fù varata una nuova costituzione che sanciva diritti popolari, diritto al lavoro, misure contro il latifondo e sicurezza sociale. NESSUNA di queste misure di facciata verrà mai veramente attuata. Durante gli anni 40’ la situazione venne influenzata dalla guerra, Cuba riforniva le truppe alleate di generi alimentari, zucchero soprattutto, e la sua modesta marina riusci addirittura ad affondare un sottomarino nazista, per un po’ la situazione interna si calmo nello sforzo generale contro i Nazisti di HITLER. Nel periodo tra il 40’ e il 46’ si formo un ampio movimento di massa, la CTC, centrale dei lavoratori cubani, dopo 6 anni contava mezzo milione di membri.
Si ottennero aumenti salariali e alcuni diritti in più per tutelare i lavoratori.
In questi anni si rafforzano i movimenti socialisti cubani e il partito UNION REVOLUCIONARIA COMUNISTA passa da 97000 a 200000 voti in 6 anni. Nel 46’ ottiene 10 seggi alla camera, 3 al senato, 147 consiglieri comunali e 2 sindaci oltre ad un ministro nel gabinetto di guerra.
Parallelamente nascevano organizzazioni di giovani e di contadini che lottavano per ottenere maggiori diritti dal governo fantoccio sempre controllato dall’alto da Batista che era al servizio degli USA. Malgrado questi risultati, dovuti in parte all’assenza degli USA in quel periodo essendo impegnati nella II guerra mondiale, rimasero i problemi di sempre: subordinazione agli interessi imperialisti, sottosviluppo, corruzione, razzismo, carestia, analfabetismo ecc…
I Comunisti stabiliscono le prime relazioni con l’URSS.
Cuba era diventata una terra del gioco d’azzardo, rifugio di gangsters come AL CAPONE e LUCKY LUCIANO ospitati da batista mentre la gente moriva di fame.
Nel 1944 comunque torna alla presidenza Grau Martin con il suo partido revolucionario cubano (somigliante nel nome ma non comunista) Grau governo fino al 48’ e fu poi sostituito da Carlos Prio Socarras, stesso movimento politico che governò fino al 52’. Durante questi 8 anni gli USA erano impegnati molto in europa per la ricostruzione e stabilizzazione quindi Cuba godette di un periodo di relativa indipendenza in cui attuò alcune riforme per il popolo e il movimento socialista ebbe modo di crescere…ma l’ombra di Batista stava per ricomparire in tutta la sua prepotenza.
Questi 2 governi (44’-48’) (48’-52’) furono comunque caratterizzati da grande corruzione e servilismo nonostante blaterassero propaganda nazionalista e si definissero “autenticos” seguirono sempre i diktat di Washington. lo stesso Socarras che inizio il mandato come umile avvocato nel 52’ era milionario. Le aziende USA inoltre stavano privatizzandosi l’isola comprando o sottraendo tutto quello che poteva fruttargli qualcosa.
Dopo la guerra mondiale quindi scoppio la guerra fredda e la persecuzione USA a tutti i comunisti, immediate le pressioni sui governi di Grau e Socarras che imbastiti squadroni punitivi tipo CONTRAS cominciarono a far fuori leader comunisti ma non solo, ogni forma d’opposizione.
All’inizio degli anni 50’ quasi tutte le conquiste degli operai vennero cancellate sotto le pressioni USA. Socarras nel 51’ invita una commisione USA per studiare una soluzione ai problemi economici cubani, gli americani naturalmente invece di incoraggiare aziende nazionali e riforme agrarie propinarono uno sviluppo del commercio, della dipendenza dagli USA, del turismo…del businnes capitalista insomma, ridussero i salari e semplificarono il licenziamento dei lavoratori.
Il costo della vita aumentò enormemente e per far tacere le continue proteste popolari si tornò alla repressione, alla chiusura di giornali, emittenti radiofoniche, si proibirono le manifestazioni e si assaltavano le sedi dei partiti d’opposizione. Fu creato, sempre dal governo “autentico” di Socarras il grupo de represion de actividade subversivas (GRASS).
I comunisti si unirono temporaneamente agli ORTODOXOS di Eduardo Chibas e si formo una grande opposizione, Chibas accoglieva nelle sue fila chiunque fosse contro i governi “autenticos” e divento un movimento di massa che arrivò ad accusare il governo di corruzione, Chibas promise che avrebbe portato delle prove a suo favore e le avrebbe esposte al popolo tramite radio..
Qualcosa andÒ storto e nessuna prova venne trovata, Chibas si presentò ai microfoni disperato e dopo un breve discorso si sparò in diretta.
IL COLPO DI STATO DI FULGENCIO BATISTA:
Il 10 marzo 1952, alla vigilia delle solite sgangherate elezioni, gli USA decisero la svolta.
Il loro uomo di fiducia, il colonnello Fulgencio Batista appoggiato anche dall’oligarchia cubana e da militanti fascisti reazionari prese il potere con un colpo di stato militare, il governo di Socarras crollò all’istante. Batista avviò il suo regime filoamericano altamente repressivo, troppo repressivo.
Il 26 luglio 1953 FIDEL CASTRO, figlio di un galiziano emigrato proprietario di una coltivazione di zucchero e di educazione gesuita, laureato e avvocato. Con il fedele fratello RAUL e con un gruppo di un centinaio di ex-studenti assalta la CASERMA MONCADA nel tentativo di impadronirsi delle armi in essa contenuta, è una strage, quasi tutti vengono uccisi oppure catturati e torturati fino alla morte, Fidel e Raul vengono imprigionati in un’isola chiamata “dei pini”.
1954 Batista è “rieletto” senza opposizione, votano solo metà degli elettori, una farsa.
1955 Fidel e Raul sono rilasciati ed espulsi in Messico, qui conoscono Camillo Cienfuegos, giovane nato nei quartieri popolari dell’havana e di grande coraggio e altruismo e naturalmente ERNESTO GUEVARA, non servono spiegazioni per lui.
Comincia la costituzione di un nucleo di guerriglieri ben addestrati.
1956 lo yatch “GRANMA” salpa da TUXPAN, messico, direzione la SIERRA MAESTRA cubana nel sud-ovest dell’isola. A bordo oltre a Fidel, Raul, Ernesto e Camillo troviamo altri 79 guerriglieri, la barca era cosi piena che un’altra persona non ci sarebbe stata.
All’arrivo l’inferno, Batista intercetta la nave e manda un commando ad attenderli allo sbarco, su 83 guerriglieri sbarcati solo una ventina riescono a fuggire nella sierra spaccandosi in 2 gruppi:
Ernesto guevara rimane con altri 8 guerriglieri mentre Fidel, Raul e Camillo sono nell’altro gruppo.
Gli altri sono tutti uccisi. I 2 gruppi riescono a riunirsi sulla sierra dove hanno il totale appoggio della popolazione che li aiuta, il primo focolaio della rivoluzione è nato!!!
LA VITTORIA DELLA RIVOLUZIONE CUBANA:
1957 la rivoluzione cresce, nascono gruppi di supporto e sabotaggio nelle città, al sud sulla sierra i campesinos si uniscono alla rivoluzione inoltre forniscono nascondigli e cibo ai “barbudos” termine con cui erano definiti i guerriglieri cubani. Prime vittorie dei rivoluzionari sui soldati di Batista, tra l’altro poco motivati, Camillo ed Ernesto si distinguono per il coraggio in battaglia e il carisma e vengono nominati COMANDANTES da Fidel.
Ad ognuno di essi è affidata una colonna militare con il compito di liberare il centro-nord dell’isola.
La colonna di Camillo costringerà alla resa il miglior stratega di Batista liberando la parte centrale dell’isola.
1958 l’ultima disperata reazione del regime Batistiano: esecuzioni di massa, 14 battaglioni tra aviazione, fanteria e marina vengono scagliati contro i rivoluzionari che si battono come leoni e nonostante le enormi perdite resistono, la svolta la abbiamo a SANTA CLARA.
La colonna di CHE GUEVARA conquista eroicamente la città, Batista tenta l’ultima carta:
un treno blindato carico delle migliori armi e migliori soldati viene spedito verso Santa Clara, ma i giorni dei fascisti sono contati, Ernesto organizza un imboscata e fa deragliare il treno ottenendo la resa sei soldati e impadronendosi di tutte le armi pesanti.
LA FINE DEL DITTATORE:
La fine, la colonna di Fidel Castro marcia sull’avana, il sostegno popolare è totale, il 31 dicembre 1958 Fulgencio Batista fugge in repubblica dominicana, nessuno lo rimpiangerà.
1959, gennaio, Fidel entra all’avana e dichiara la vittoria della rivoluzione, pochi giorni dopo viene raggiunto da Ernesto e Camillo, tutta Cuba è in festa e nelle strade si organizzano festa e parate dove sfila la bandiera cubana in bella mostra.
Fidel annuncia l’allontanamento della missione militare USA, gli USA reagiscono paracadutando armi ai reazionari fascisti rimasti attivi, mitragliando sull’avana con gli aerei uccidendo civili bombardando le piantagioni di zucchero. Cominciano inoltre ad organizzare un esercito di mercenari in repubblica dominicana, questo esercito tenterà lo sbarco nella baia dei porci nel 1961 pensando di trovare appoggio popolare: tutto il popolo cubano prende le armi e si precipita ad aiutare i rivoluzionari alla baia, Fidel guida le operazioni dal suo T-34 sovietico, i mercenari della CIA sono fatti a pezzi, Cuba è libera dal giogo imperialista!!!
Questa la storia della grande rivoluzione cubana, il resto è fatto da 45 anni di fiera resistenza alle continue persecuzioni USA, nel 1962 scatta l’embargo tuttora in vigore e negli anni verranno sabotati i carichi di merci in partenza da Cuba per il blocco socialista URSS, sganciati agenti batteriologici per sterminare gli allevamenti ed ogni genere di persecuzione e accusa possibile.
Ma la cosa importante è che Cuba è tornata, dopo oltre 450 anni, ai CUBANI!!!
W la rivoluzione!!!